Covid-19, i danni delle mascherine: orecchie più deviate e casi di stress respiratorio

 

Un gruppo di studenti universitari hanno osservato gli effetti delle mascherine dopo due anni.

Sono ormai due anni che il mondo convive con le mascherine, la prima misura di prevenzione per limitare il contagio del Covid-19.

Senza ombra di dubbio, il risultato è stato importante in termini di numeri poiché, secondo gli esperti, senza l’uso di quest’ultime ci sarebbe stata una diffusione altamente pericolosa. 

Tuttavia, ci si interroga su come le mascherine abbiano influenzato il corpo dei cittadini. 

La risposta arriva da un’osservazione di un gruppo di universitari di medicina, i quali hanno confrontato la fisionomia di una persona prima e dopo l’utilizzo della mascherina in questi due anni.

 

Covid-19: l'osservazione sulle mascherine

Il risultato appare minimo, ma comunque interessante. Non a caso, le orecchie del soggetto si sarebbero inclinate di qualche millimetro, le così dette "orecchie a sventola". Tale osservazione, va detto, si basa su un cittadino che ha usato esclusivamente la mascherina classica ovvero quella senza kit di supporto alle orecchie. Da qualche mese, infatti, in tanti hanno acquistato un regolatore per non fissare gli elastici della mascherina direttamente alle orecchie bensì dietro al testa.

 

Covid-19: le mascherine hanno creato dispnea?

Altra osservazione che n’è venuta fuori da un campione di intervistati sarebbe una certa di difficoltà a respirare. E’ chiaro che con la mascherina ci sia un flusso d’aria minore che arriva ai polmoni. Alcuni di questi hanno fatto sapere di aver incominciato a soffrire di dispnea e stress respiratorio. Una causa sarebbe appunto l’apporto di scarso ossigeno.