I figli non avranno più solo il cognome del padre: scoppia la bufera per chi dovrà metterlo prima
La Corte Costituzionale ha varato la norma che prevede l'attribuzione automatica del cognome paterno.
Corte Costituzionale: una svolta storica che divide?
Ecco quindi che l’articolo 262 del codice civile diventa incostituzionale, come tutte le altre norme che prevedevano l’automatica attribuzione del cognome paterno ai figli. La decisione ha trovato d’accordo la maggior parte dei cittadini italiani, i quali hanno finalmente esultato per quella che era ormai definita una discriminazione legislativa che non riconosceva la parità dei generi. Non sono mancate, tuttavia, le critiche delle famiglie che si considerano ancora strettamente patriarcali. Quest’ultime hanno ritenuto "inutile" o una "semplice moda" questo cambiamento storico.
Corte Costituzionale: bufera sulla precedenza del cognome
Ciò che ha dell’incredibile è la bufera che n’è scaturita
dopo la nuova norma. Il motivo? Quale cognome mettere prima. C’è chi ha tuonato
sui social scrivendo che sarebbe contraddittorio adesso mettere prima il
cognome del padre e poi quello della madre, e chi invece afferma che lotterà
per porre avanti il suo cognome. Insomma, qualcosa di davvero pazzesco anche in
un momento così storico. Ad ogni modo, il cambiamento storico va incontro ad
ogni tipo di preoccupazione e stabilisce questa nuova libertà: "Il figlio assume il
cognome di entrambi i genitori nell’ordine dai medesimi concordato, salvo che
essi decidano di comune accordo di attribuire soltanto uno dei due cognomi".
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